Dieta informativa: liberarsi dalla sovrabbondanza di informazioni per essere più efficaci
- Monica Bormetti
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Viviamo in un’epoca in cui le informazioni ci bombardano da ogni lato: notifiche, email, news, social media e messaggi istantanei. Essendo anche in un momento storico di repentini cambiamenti nella politica internazionale, date le scelte di Donald Trump, siamo ancor più sollecitati. La sensazione di dover essere sempre aggiornati è diventata una trappola per molti professionisti e molte professioniste, soprattutto in ambiti complessi e dinamici come il tax & legal. Questo flusso costante di input rischia di frammentare la nostra attenzione e ridurre la qualità delle nostre decisioni.
Come possiamo allora tornare a un consumo più consapevole delle informazioni?
In questo articolo esploreremo il concetto di dieta informativa, una strategia che mira a gestire meglio il nostro rapporto con le informazioni, migliorando produttività e benessere mentale. Per dare vita a queste riflessioni, vi racconterò la storia di Marta (nome di fantasia), una professionista nell’ambito tax & legal, che ha affrontato proprio questo problema in una delle mie sessioni di coaching di gruppo.
Il Sovraccarico Informativo: Un Problema Reale
L’overload informativo è una delle sfide più grandi dell’era digitale. Secondo studi recenti, una persona media consuma circa 34 gigabyte di dati al giorno, l’equivalente di 100.000 parole. Se ti interessa l'argomento puoi approfondire nei libri di Maryanne Wolf.

Per un professionista, questi numeri possono essere ancora più alti, considerando la necessità di monitorare costantemente aggiornamenti normativi, giurisprudenziali e notizie di settore.
Marta si è presentata alla nostra sessione di coaching proprio con questa sensazione: “Mi sembra di affogare tra email, notifiche e aggiornamenti. Ogni giorno ricevo decine di newsletter e mi sento in colpa se non leggo tutto. Ma così finisco per non riuscire a concentrarmi sui dossier importanti”.
Il suo racconto ha risuonato con gli altri partecipanti, segno che il problema è condiviso da molti.
Cos'è la Dieta Informativa?

La dieta informativa è una pratica consapevole di selezione, limitazione e organizzazione del consumo di informazioni, un po’ come una dieta alimentare per il nostro cervello. L’obiettivo è ridurre il “rumore” e focalizzarsi solo su contenuti di qualità, rilevanti e utili per i nostri obiettivi.
Questa strategia non significa isolarsi o ignorare le notizie, ma piuttosto:
Selezionare con cura le fonti da cui attingiamo.
Limitare il tempo dedicato al consumo di informazioni.
Organizzare le nostre abitudini per evitare distrazioni.
Durante la sessione, ho guidato Marta in una riflessione sulle sue abitudini informative. Le ho chiesto: “Quali sono le fonti di informazione più importanti per te? Quante di queste ti servono davvero?”. Marta si è resa conto che, su 10 newsletter a cui era iscritta, solo 3 erano realmente utili per il suo lavoro.
I Benefici di una Dieta Informativa
Ridurre il consumo eccessivo di informazioni ha vantaggi significativi:
Maggiore concentrazione: Limitando le distrazioni, si riesce a lavorare con più attenzione e profondità.
Decisioni migliori: Focalizzarsi su contenuti di qualità aiuta a prendere decisioni più consapevoli.
Meno stress: Una mente meno sovraccarica è più serena e produttiva.
Marta ha sperimentato un piccolo cambiamento già durante la settimana successiva al nostro incontro. Ha disattivato le notifiche delle app di notizie sul suo telefono e ha deciso di consultare solo due volte al giorno le email relative agli aggiornamenti normativi. “Non mi sento più sopraffatta come prima e riesco a concentrarmi meglio sulle priorità del momento”, mi ha detto in una sessione successiva. Certo il cambio di qualche piccola abitudine non porta una trasformazione profonda ma è sicuramente il primo passo.
Come Applicare una Dieta Informativa
Ecco alcune strategie per adottare una dieta informativa:
1. Identifica le Tue Priorità
Prima di tutto, chiediti quali sono le informazioni essenziali per il tuo lavoro e il tuo benessere. Ad esempio, per un professionista tax & legal, gli aggiornamenti normativi sono cruciali, mentre le notizie generaliste possono essere ridotte al minimo.
2. Limita le Fonti
Troppi input portano solo confusione. Scegli poche fonti affidabili e specializzate. Marta, ad esempio, ha deciso di seguire solo le newsletter di due autorevoli riviste di settore, eliminando tutto il resto.
3. Pianifica il Tempo per le Informazioni
Dedica momenti specifici della giornata alla consultazione delle news e delle email. Ad esempio, 20 minuti al mattino e 20 minuti nel pomeriggio.
4. Usa Strumenti Digitali
App e software possono aiutarti a organizzare meglio il flusso informativo:
Lettori RSS per centralizzare le fonti di notizie.
App per il blocco delle notifiche.
Software di gestione del tempo per monitorare quanto spendi su certe attività.
5. Fai una Revisione Periodica
Ogni mese, rivedi le tue abitudini e le tue fonti. Chiediti: “Questa fonte mi è stata utile?”. Se la risposta è no, eliminala.
Le Sfide della Dieta Informativa
Cambiare abitudini consolidate non è semplice. Marta, ad esempio, ha confessato di sentirsi in colpa per aver smesso di leggere alcune newsletter. “E se mi perdessi qualcosa di importante?”, mi ha chiesto.
Questo timore, noto come FOMO (Fear Of Missing Out), è comune ma superabile.
La chiave è accettare che non possiamo sapere tutto. Concentrarci su ciò che conta davvero è l’unico modo per essere efficaci e preservare la nostra salute mentale.
Conclusione: Un Invito alla Consapevolezza
Adottare una dieta informativa è un atto di consapevolezza e cura di sé. Significa prendere il controllo del nostro tempo e delle nostre energie mentali, scegliendo con attenzione cosa consumare. La storia di Marta è un esempio di come piccoli cambiamenti possano fare una grande differenza.
Inizia oggi stesso: scegli una fonte informativa da eliminare, stabilisci un momento preciso per consultare le news o disattiva una notifica superflua. Ogni passo verso una dieta informativa ti porterà più vicino a una vita professionale e personale equilibrata.
Tu come gestisci il tuo rapporto con le informazioni?
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