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Apple propone Screen Time per la dipendenza da smartphone

Aggiornamento: 4 gen 2019


AAA Genitori la Apple sta pensando anche a voi! Nella conferenza annuale per sviluppatori tenutasi il 4 giugno 2018 a San José, Tim Cook (CEO dell'azienda) ha annunciato Screen Time: uno strumento per prevenire la dipendenza da schermo e sopratutto aiutare i genitori nella gestione del tempo che il proprio figlio passa di fronte al proprio iPhone

Si tratta di una svolta epocale per la Mela, almeno in superficie! Probabilmente la lettera aperta che i due investitori di Apple hanno inviato all'azienda all'inizio di quest'anno, chiedendo all'azienda di pensare a come evitare la dipendenza da smartphone sopratutto nei bambini, ha portato i suoi frutti. Già Android si era attivata sul tema del controllo genitoriale e pure Google con il suo Family Link. Si tratta tendenzialmente di strumenti di parental control che quindi aumentano le possibilità per i genitori di monitorare ciò che i propri figli combinano online e quanto tempo ci passano. 

La comunità internazionale si sta attivando sul tema digitale & bambini, basti ricordare alla pubblicazione che UNICEF ha fatto quest'anno per contribuire alla riflessione.


Mio figlio passa troppo tempo sul telefono


Quando lavoro nelle scuole e incontro genitori preoccupati rispetto alle ore che i propri figli passano sul telefono, solitamente si apre uno spazio di confronto che non porta a risposte precise, a regoline da applicare in modo ligio. I genitori a volte desiderano avere una soluzione chiara e precisa da applicare rispetto alla gestione dei dispositivi digitali dei propri figli. E a quel punto di solito mi viene chiesto "Quante ore al massimo posso lasciare mio figlio davanti al telefono?" o "Quando arriva la dipendenza da schermo?" e la questione è molto diversa in realtà. Non c'è un numero di minuti massimo giornaliero oltre il quale scatta la malattia da schermo. Ormai le vite digitale e analogica, sopratutto dei più piccoli, sono sempre più intrecciate tra loro. Non c'è più una suddivisione netta tra quello che è uno scambio comunicativo in piazza e in chat. Quante volte vediamo gruppi di amici in giro, con il telefono in mano e mentre ridono e scherzano pubblicano le loro stories. Quello è tempo digitale o analogico? Difficile rispondere! 


Serve Screen time? 


Credo che questa scelta di Apple sia importante e significativa sopratutto perché culturalmente lancia un messaggio importante. Non sono più solo pedagogisti e psicologi a lanciare appelli per sensibilizzare sul tema bimbi e schermi, ma ora anche i produttori stessi entrano nella conversazione. Questo ci dice innanzitutto che forse è il primo passo perché si comprenda in modo chiaro che chi costruisce uno strumento digitale ha una responsabilità nel modo e tempo in cui noi la utilizziamo. La tecnologia non è neutra, a seconda del pensiero che viene fatto a monte per metterla in piedi, si avranno prodotti diversi che stimoleranno comportamenti differenti negli esseri umani. 

Questo è un primo passo importante per avviare una riflessione sul tema, ma non può essere considerata la soluzione definitiva. Dico questo perché se da una parte Apple fornisce lo Screen Time, dall'altra lavora per implementare features che rendano il nuovo sistema operativo sempre più attraente, come per esempio le nuove Animoji (emoji animate).

è un po' come se il proprietario del Luna Park più famoso del mondo, avesse messo delle nuove e divertentissime giostre all'interno, però all'entrata avesse introdotto un sistema di monitoraggio dell'accesso per cui i genitori per esempio possano impedire ai bimbi di entrare anche a distanza. Il parco al suo interno, rimane il più attraente di sempre in ogni caso e tutti vorranno passarci sempre più tempo! 


La petizione 


Ad ogni caso è importante concentrarsi sulle possibilità di miglioramento che abbiamo e prendere atto che le grandi tech companies si stanno adoperando per costruire una tecnologia più etica in qualche modo.

In California è nata una community chiamata Digital Wellness Warriors, fatta da sviluppatori e pensatori accomunati dal desiderio di costruire una tecnologia rispettosa dell'essere umano, che ne implementi le potenzialità e non che gli risucchi il tempo. Smart break è rientrato nella community stessa, come ambassador del bel paese. 



Un paio di settimane fa hanno lanciato una petizione per chiedere ad Apple di fare in modo che gli sviluppatori possano lavorare in modo da aumentare il benessere mentale dei suoi utenti, costruendo una tecnologia che sia sana e non che voglia monopolizzare il tempo delle persone. La puoi leggere cliccando il pulsante qui a fianco e ovviamente se vuoi firmarla. 

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