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Ed Sheeran e il suo digital detox

Aggiornamento: 4 gen 2019

Meglio vedere il mondo attraverso uno schermo o attraverso i propri occhi? Questa è la domanda che Ed Sheeran, si è posto. Perché è arrivato a questo dubbio amletico? Beh semplice, ora lo vediamo insieme e ti accorgerai di cosa ha guidato l'autore del tormentone dell'estate 2017 alla sua scelta di staccare dai social media per un anno. 

Ti racconto brevemente chi è Ed Sheeran, giusto per contestualizzare il nostro protagonista. Nasce nel 1991 in una cittadina inglese, essendo figlio d'arte è immerso nella musica fin dalla nascita e dopo una gavetta fatta di piccoli locali nel Regno Unito, raggiunge il successo internazionale nel 2011 con l'album +. Ora il giovane è conosciuto persino da mia madre, specialmente con il suo singolo Shape of you.  


Facciamo un salto indietro, per vedere un più da vicino il percorso che ha portato Ed Sheeran a produrre l'album che lo sta facendo sbaragliare nel 2017. Perché mi interessa raccontarti questa storia? Lo capirai presto!

Nel dicembre 2015 annuncia di prendersi una pausa dai social network ed email. Lo fa con un post su Instagram in cui in un certo senso annuncia il suo digital detox.


Post di Ed Sheeran su Instagram

Quindi per un intero anno Ed Sheeran sparisce dai social network e si concentra, semplicemente nel vivere nel mondo reale, viaggiare e godersi tutto ciò che si è perso prima. 

Ma come fa una star del genere a mollare la sua presenza online di punto in bianco? E perché dovrebbe farlo? Le ragioni possono essere svariate. Ed Sheeran era interessato a tuffarsi di nuovo nella "realtà", vedere il mondo con gli occhi di un bambino, viaggiare, scoprire con curiosità cose nuove. 

La morale della storia qual'è? Beh possiamo trarre la nostra morale, per quanto riguarda Ed Sheeran sappiamo che dopo il suo periodo di stacco è uscito con un album che sta sbaragliando e gli ha permesso di avere il suo posto tra i tormentoni estivi. 


Conclusioni


Tre considerazioni che possiamo tratte dall'esperienza del cantante, vediamole qui di seguito.

1. Vedere il mondo attraverso i propri occhi, pelle, orecchie, naso e gusto è un'esperienza radicalmente diversa, che il digitale sta cercando di colmare sempre di più con la realtà virtuale e ancora di più con la realtà aumentata ma forse usare il proprio corpo come "device" per scoprire il mondo reale può essere ancora una cosa interessante. Anche perché il corpo è in grado di recuperare le proprie capacità perse nel tempo come dimostra la Teoria Restorativa dell'Attenzione, specialmente passando del tempo immersi nella natura.  

2. La quantità e velocità di informazioni cui abbiamo accesso attraverso il mondo digitale è esponenzialmente maggiore rispetto a ciò che il nostro corpo ci permette di avere e siamo entrati in un meccanismo per cui vogliamo sempre di più e ciò riguarda anche l'informazione, benché non siamo poi in grado di elaborare il tutto in modo appropriato. In questi casi di parla di FOMO (fear of missing out, ovvero paura di perdere qualcosa): meccanismo per cui rimaniamo iscritti a newsletter che non leggeremo mai, scrolliamo il news feed di Facebook e manteniamo l'amicizia virtuale con gente con cui non parliamo da anni. Ma ha veramente senso rimanere agganciati a tutto sempre? 

3. Come dicono sempre le nostre nonne, piene di quella saggezza che si guadagna col tempo: il troppo stroppia e questo vale non solo per le caramelle quando eravamo bambini ma anche per il digitale da adulti. Quindi probabilmente non ha senso diventare anti social. Come ho scritto nel manifesto di questo progetto è utile essere consapevoli del proprio rapporto con internet e ogni tanto sapersi prendere una pausa.

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